La mostra "I millenni per l'oggi", presentata al Meeting di Rimini 2018, intendeva presentare l'archeologia come una scienza giovane, capace di impegnarsi in un dialogo con le comunità locali e il loro territorio. In particolare, mirava a mostrare come, nel corso degli ultimi 7 anni, la missione archeologica attiva a Urkesh sia riuscita a coinvolgere in maniera costruttiva e dinamica le giovani generazioni siriane.
Punto di partenza della mostra è stato il caso specifico del sito di Tell Mozan, ovvero l'antica città di Urkesh, in Siria, che è divenuta fucina di una solida autocoscienza per le comunità locali durante la guerra. La situazione attuale, che mostra sinergie profonde e inaspettate tra siriani provenienti da sfondi culturali, etnici e religiosi anche molto diversi, contribuisce alla ricerca di una nuova coesione in quello che si spera sia l'inizio del dopoguerra.
dettaglio del percorso espositivo |
gruppi di visitatori alla mostra |
La mostra è stata visitata da cinquemila visitatori in totale, con una presenza crescente che ha annoverato anche più di 700 visitatori nelle giornate del 21 e 22 agosto.
Un gruppo di guide composto da circa 20 volontari garantiva una copertura costante degli orari, con visite che partivano ogni 30 minuti per tutta la durata dell'apertura dei padiglioni, dalle 10.30 alle 24. Le guide, di età diverse, provenivano da tutta Italia e si sono preparate alla mostra grazie a materiali inviati in anticipo dai curatori, un incontro di una giornata con i Direttori del Progetto Urkesh, tenutosi in Piemonte il primo luglio, e incontri giornalieri con i curatori che avevano luogo ogni mattina prima dell'apertura dei padiglioni.
Numerose personalità della politica e della cultura italiana hanno vistato la mostra, guidati da Marilyn e Giorgio Buccellati.
La mostra ha colpito molto, in particolare per il senso di speranza che trasmetteva nelle nuove generazioni siriane. L'approccio al progetto e il forte legame creatosi con le comunità locali hanno suscitato grande ammirazione. In particolare, il video dei ragazzi coinvolti nel progetto scuole e quello del concerto dell'orchestra presso la scalinata monumentale hanno emozionato molti visitatori, così come ha stupito la musica creata appositamente dagli studenti di Domodossola.
Inoltre, i prodotti provenienti dall'atelier delle donne siriane hanno sollevato ammirazione e stupore. In generale, abbiamo notato che molti visitatori sono usciti dalla mostra estremamente commossi.
Il giorno 22 agosto alle 19.00 presso l'Arena Cammini B2 si è tenuto un incontro intitolato "Il caso Siria/3. Il mistero del passato", a cui hanno partecipato tutti coloro che sono attivamente coinvolti nel progetto Tell Mozan/Urkesh. Nel dettaglio, hanno portato la loro testimonianza Federico Buccellati; Giorgio Buccellati; Stefania Ermidoro; Marilyn Kelly-Buccellati; Yara Moualla; Yasmine Mahmoud; Hiba Qassar.
I Direttori del progetto, Giorgio e Marilyn Buccellati, hanno inoltre avuto numerosi incontri con i bambini: in particolare, sono stati "intervistati" in due occasioni, e il 21 agosto hanno tenuto una presentazione presso il Villaggio Ragazzi, intitolata "Alla ricerca di voci che vengono da sotto la terra... come fanno gli archeologi a scoprire tempo, significato e uso originario dei reperti ritrovati?".
Conclusa l'esperienza del Meeting (per una galleria di immagini si veda anche qui), la mostra ora sarà riproposta in altre sedi italiane e internazionali, nel corso della seconda metà del 2018.
uno dei video presentati alla mostra |
il modellino del sistema di protezione dei muri, inviatoci dai nostri collaboratori a Tell Mozan |